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17/12/2008 - San Michele al bagno

 

17/12/2008 - San Michele al bagno


Aggiornato il 18/12/2008 con le foto di Francesco Nigro
Il 17 dicembre 2008 è una data che ricorderemo per la straordinaria precipitazione piovosa: San Michele Salentino si è letteralmente allagato per l'insistenza e la grande quantità di acqua precipitata. Numerosi gli interventi dei pompieri e molti disagi provocati dall'acqua "alta" per le strade. Si sono verificati problemi anche con la fornitura della energia elettrica.
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Le foto, inviate da Francesco Nigro, sono state effettuate oggi, 18 dicembre, nelle campagne di San Michele Salentino:

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Submitted by lemico on Mer, 2008-12-17 21:56.

Il fatto è che non succede solo a San Michele.
Certo che ognuno sente il suo dolore.
Hei, non sara mica che si cominci a vedere l'effetto dell'avvicinarsi al famoso 25 dicembre 2012.
Non sara il caso che ci cominciamo a costruire anche noi un'arca come Noe.
Era per sdrammatizzare un poco la cosa, certo che siamo fortunati ad avere le famose "VOL", altrimenti erano guai seri.

Submitted by midiesis on Thu, 2008-12-18 12:48.

Dalle foto che Francesco Nigro ci ha inviato si evince un danno notevole all'agricoltura ed alla raccolta olive.

Submitted by edmondo on Thu, 2008-12-18 14:12.

Submitted by midiesis on Thu, 2008-12-18 21:00.

Foto fatta col telefonino oggi pomeriggio alle ore 15,00: l'arcobaleno è spuntato verso Ajeni. Dal vivo era d'effetto.


Submitted by edmondo on Thu, 2008-12-18 21:17.
Submitted by D Es Demon A on Fri, 2008-12-19 21:52.

La lancetta delle ore tocca il numero 10
La lancetta dei minuti tocca il numero 11

Affacciata alla finestra,
legata ad un ritorto
opaco
solitario
momento di tenebroso buio
ho guardato piangere il cielo,
disperarsi inferocito,
spiazzare gli sguardi
con lacrime troppo violente
per poter essere comprese.
Quanta vaghezza,
e quanta libertà.
Che elettricità.
Ho avvertito il profumo della pioggia

“ed ho sentito un forte rumore di niente.
Si, un forte rumore di niente”.

E mi sono sentita viva.
La natura è angoscia,
bussa alla porta
e non dovremmo aprire.
Si insinua, vibra.
Coltiva vendette,
e
l'uomo le merita.
Le deve meritare.
Noi le meritiamo.
Le dobbiamo meritare.

Fraintendimenti cadranno
sulle mie calde parole
eppure
non m'importa.

Siamo anche troppo fortunati,
e questo mondo
questa palla incandescente
dovrebbe scoppiare,
annegare. Sgretolarsi nell'atmosfera,
e scomparire
con tutto il suo povero bagaglio
umano,
morali tradite
princìpi dimenticati
normalità inutili seppur decantate

Non è nella Natura,
non è nei suoi gesti disperati
non è nel destino
che bisogna cercare il male,
ma nelle nostre incapacità,
nell'incapacità latente di essere uomini.

“anime salve in terra e in mare
sono state giornate furibonde
senza atti d'amore
senza calma di vento
solo passaggi e passaggi
passaggi di tempo
ore infinite come costellazioni e onde
spietate come gli occhi della memoria
altra memoria e non basta ancora
cose svanite facce e poi il futuro”.

Fraintendimenti cadranno
sulle mie calde parole
eppure non m'importa.
Non m'importa di niente.
Di niente.

D Es Demon A,
figlia di questa stessa natura.
ma non m'importa di niente.
Di niente.

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Submitted by vena_one on Sab, 2008-12-20 09:22.

Ancora una volta, non so chi tu sia, ma risulta essermi impossibile venirti contro.

"E mi sono sentita viva.
La natura è angoscia,
bussa alla porta
e non dovremmo aprire.
Si insinua, vibra.
Coltiva vendette,
e
l'uomo le merita.
Le deve meritare.
Noi le meritiamo.
Le dobbiamo meritare."

La natura è la vera entità superiore.
Non esiste dio o antenna satellitare che possa mai controllarla.

Grazie.

Submitted by edmondo on Sab, 2008-12-20 17:28.

Sono stato sempre affascinato dal tuo modo di scrivere, di testimoniare le tue ansie e le tue (poche) passioni e mi sarebbe piaciuto parlare con te d’amore, di dolore, di solitudine, di felicità ed infelicità invece parliamo di pioggia!
Anche se non t’importa niente dei commenti degli altri, anche se a te piace stare dietro la tua finestra a contare ore e minuti ed a guardare la natura che si vendica (piangendo ?) vorrei, per un momento, presentarti l’altra faccia della realtà.
Quella pioggia, quel profumo di pioggia, ha condannato gente incolpevole a pagare per colpe d’altri!
Ma che colpa ha, perché merita il castigo della natura il contadino, l’agricoltore che
ha visto il suo terreno devastato dall’alluvione? Ma è giusto che il più debole paghi per una cattiva progettazione di strade che non hanno canali di scolo, per una centrale termica ed un’acciaieria altamente inquinanti,per lavori di manutenzione e sistemazione di voragini ed inghiottitoi che non vengono fatti?
Ma è giusto che a questa gente che ha visto scorrere via, con l’acqua, il frutto del suo lavoro, la fonte di sostentamento per la sua famiglia, sia negato anche il diritto di lamentarsi?
Spero di incontrarti …in una serena giornata di sole!

Submitted by D Es Demon A on Dom, 2008-12-21 07:29.

mentre le lancette si divertono a giocare a nascondino, in questa inquietante serata di dicembre, sorrido...

"fraintendimenti cadranno
sulle mie calde parole"

l'avevo detto,
lo sapevo
che sarei stata letta,
ma non ascoltata.

Ti risponderò,
quando calerà la notte,
non so quale,
forse questa,
forse nessuna.
Forse quando
sentirò
la percezione
di essere capita
un pò di più.

Sono un pò delusa,
dalla poca comprensione.

Ma la delusione
è uno dei più grandi
dolori che sono costretta
a sopportare.

perdonami, Edmondo.
Non ce l'ho con te.
Però promettimi che mi RI - leggerai,
con il fascino di sempre!

Desdemona


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